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domenica 2 ottobre 2011

RIEPILOGO OPERAZIONI DI SETTEMBRE


Cercherò di spiegare le motivazioni alla base degli eseguiti fatti nel mese di settembre: benché in ferie, benché con la convinzione di avere le Strategie praticamente chiuse fino alla fine dell’anno…ho voluto proprio operare, un pò per approfittare della volatilità assurda, un pò perchè gli strike che ad agosto sembravano irrangiungibili...si stavano avvicinando minacciosamente ! ! !

Nel mese di settembre le escursioni giornaliere del bastarDax sono state a volte impressionanti, sintomo delle paure e/o euforie degli operatori/risparmiatori. Dal grafico che allego sono evidenti le candele giornaliere con “spilloni” molto lunghi (i massimi ed i minimi). A volte si “conficcano” in supporti (i 5.000 punti), a volte si “appendono” a resistenze (i 5.700, ad esempio).

Tante sono state le giornate “nere”, ma come in ogni Bear Market che si rispetti, anche i recuperi, quando sono arrivati, sono parsi impressionanti.



Sotto l’ombrellone era tutto un sentire: La Grecia sarà cacciata dall’Europa!” oppure “L’Italia farà la fine dell’Argentina!”. Ho anche sentito: “Andremo a vendere porta a porta i BTP italiani e spagnoli ai Cinesi, e le banche francesi chiuderanno tutte !”.Insomma...queste notizie, che si succedevano e si accavallavano ad ogni secondo, allora come adesso, si propagavano in tutto il mondo con velocità mostruosa (caratteristica della rete), facendo assumere ai mercati la fisionomia di una vorticosa giostra.

Lunedì 05/09, con il mercato che lasciava i 5.500 punti ed arrivava a perdere più del 4%, sulla scadenza dicembre, la WILLY, compravo butterfly di call e di put, tutti partenti da odax atm (5.400 e 5.500): il lato call lo potenziavano nelle odax otm (le call 6.600), mentre il lato put, già protetto in caso di ribasso, vedeva più vendite (le put 5.000) che acquisti.

Col senno di poi, avrei fatto meglio a star fermo. Nei giorni successivi, infatti, avveniva un successivo crollo, e le 90 put 5.000 vendute fino a quel momento facevano scattare preoccupanti accantonamenti alla Cassa di Compensazione: oltre € 100.000 ! ! !

La cosa più preoccupante, ovviamente, non era la mancanza di liquidità per gli accantonamenti, quanto la possibilità di dover ricomprare delle put in caso di ulteriori ribassi sotto i 5.000 punti.

Lunedì 12/09, allora, ho eseguito un’operazione di “spostamento” di buona parte delle put in pericolo sulle più lontane put 4.400, finanziandomi in parte con operazioni su call, che potevo vendere senza marginare poiché coperto dagli acquisti effettuati in precedenza: dopo l’operazione, i margini scendevano ad € 70.000 circa.

IL giorno successivo, allora, ho eseguito un’operazione che gli opzionisti più “tecnici” di certo non approverebbero: comprare delle opzioni con scadenza vicina per bloccare la marginazione dovuta sulla vendita di opzioni lontane (mi pare la strategia si chiami “Reverse Calendar”). E’ nata quindi la Strategia TAPPI, con scadenza ottobre, che grazie ad una spesa non eccessiva mi “blocca” i problemi in caso di ribassi, tant’è vero che mi vengono restituiti la metà dei Margini accantonati.

Alla base delle operazioni avevo queste idee:

  1. Potevo vendere le put 5.000, ma costavano tanto, vista la loro vita residua: meglio comprare allora delle odax più con scadenza più vicina, per spendere di meno. 
  2. Sento sempre sostenere che si “compra lontano/vende vicino”, soprattutto in caso di volatilità sopra la media...ma...ma…con il mercato così volatile, è più semplice che si vedano +5% o -5%, e quindi avrei potuto addirittura centrare lo “strike” anche ad ottobre, con un mese di tempo, senza chiamate a margine.  
  3. Se il mercato fosse rimasto fermo intorno a quei valori, comunque, la WILLY mi avrebbe dato a Natale un bel gain...scalfito soltanto in parte dagli acquisti con scadenza ottobre...L’importante, per me, era non aver problemi sui ribassi (soprattutto perché in quel momento pensavo al mare, non certo al Dax ! ! !). 
Alla vigilia delle 3 STREGHEarriva il candelone tanto agognato: le Banche Centrali si accordano per immettere liquidità nel Sistema Finanziario (paroloni...in pratica regaleranno aggratisse soldi alle Banche, le cui valutazioni sono state massacrate) ...e questo trascina le borse più tartassate verso un corposo recupero.

La Cassa di Compensazione mi restituisce, in pratica, tutti i margini. Allontanandomi dalla zona “pericolo” (intorno ai 5.000 punti), la TAPPI OTTOBRE non mi serviva più, per cui ho chiuso il lato call vendendo otm, ed il lato put acquistando un ratio-spread atm. Per star ancora più tranquillo, sposto sulla scadenza dicembre parte delle put 4.400 su put 4.000, che apparivano lontanissime, allontanando di 1.000 punti la “red-zone”.

L’operazione eseguita il 21settembre è un semplice acquisto di straddle: ho comprato call e put allo stesso strike battuto dal Mercato in quel momento (5.500 punti).

Anche le motivazioni che stanno alla base degli eseguiti del 27 sono semplici: con il gran rialzo, chiudevo definitivamente la TAPPI OTTOBREe sulla scadenza dicembre, la WILLY, ho venduto delle call e comprato delle put sotto forma di butterfly otm.

Ricapitolando, questi i movimenti sul c/trading, nel mese di settembre, con l’evidenza di quanto mi resta sul c/trading, e di quanto accantono nel c/margini:



Ricapitolo anche la situazione di tutte le Strategie:

1. Ottobre (spesi € 10.000):



2. Dicembre 2011 (incassati € 4.000):



3. Giugno 2012 (spesi € 40.000):



4. Dicembre 2012 (spesi € 12.000):



Da domani, sicuramente nuova volatilità...spero sempre che i 5.000 reggano ! ! !

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