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domenica 13 dicembre 2015

DAGLI ! ! ! DAGLI ! ! ! DAGLI ALL'UNTORE ! ! !
























































Ecco, è proprio questo che mi viene in mente ascoltando la TV in questi giorni: attenzione che le Banche falliscono, attenzione alle obbligazioni subordinate, attenzione a chi ve le consiglia, attenzione che in Banca perderete i risparmi della vostra vita ! ! !

IL rischio di mischiare sterco e cioccolata è dietro l’angolo, anche perché in TV  i tuttologi parlano un giorno di uomini e donne nudi su isole tropicali, ed il giorno dopo di bilanci bancari.


Allora cerchiamo di stare calmi, e tralasciando analisi sull’operato del Governo, come minimo poco lungimirante, vorrei elencare qui di seguito le “pagelle” dei principali Istituti di Credito italiani, che ogni anno vengono “stressati” dalla BCE, che effettua tutta una serie di analisi sulle varie poste di bilancio. In particolare mi interessa evidenziare la situazione del Capitale di una Banca, quello per capirci che dovrà tutelare i Risparmiatori (correntisti, obbligazionisti, azionisti). La BCE divide quest’ultimo in diverse classi (Tier):

1.     Common Equity Tier 1 = minimo richiesto da BCE 7,00%
2.     Tier 1 Capital Ratio = minimo richiesto da BCE 8,50%
3.     Total Capital Ratio = minimo richiesto da BCE 10,50%

Tranne Veneto Banca e Pop. Vicenza, per le quali sarà necessario un ulteriore aucap “lacrime e sangue” (tra l’altro già promesso a BCE), le altre hanno tutte abbondantemente passato gli “stress test”. 

Possiamo quindi stare relativamente tranquilli, siamo noi obbligazionisti senior ma anche subordinati (almeno LT2): è assurdo farsi prendere dal panico accomunando le 4 Banche fallite (ma già commissariate da molto tempo) con tutte le altre, per le quali la dichiarazione di insolvenza (unico atto in grado di far scattare le clausole di subordinazione) è un concetto lontanissimo.







Ecco i dati che ho estrapolato dal sito BCE:


Non commento nulla, chi fa il mio mestiere sa che il Mercato ha sempre ragione, ma questa volta forse si è fatto prendere dal panico, in maniera troppo emotiva: alcune LT2 di Banche “promosse”, scadenza 2017, hanno perso da inizio mese il 3-4%, che non è proprio un movimento normale.

IL calo delle azioni quotate lo vedete nell’ultima colonna, e penso si commenti da solo…