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domenica 2 giugno 2013

BLACK & SCHOELS & VITOGRAZIO



Chi, come me, è appassionato di finanza derivata, avrà sicuramente utilizzato qualche ora della sua vita per l’analisi dell’equazione ideata dai professoroni Fisher Black e Myron Schoels (premi Nobel nel 1997, professori al Mit di Boston e Harvard, mica cotica J).

Qui sotto uno stralcio del lavoro dei due Professoroni (veramente ce n’era un terzo…ma questa è un’altra storia):



Che bella ! ! !  Come abbiamo fatto prima, senza l’equazione che ci spiega come si muoverà un’opzione al muoversi del Mercato ! ! !  Saremo tutti ricchi…evviva ! ! !

Seeeeeeee…col cacchio…tutti questi numeri non sono serviti proprio a nulla, tanto è vero che nel 1998 il Fondo Speculativo che fondava il suo lavoro sull’equazione, andò a rotoli, e senza l’intervento della Fed (sempre lei, “Don’t Fight The Fed” dicono gli amici Yankees), sarebbero finiti a ramengo molti Mercati Finanziari ! ! !

Io il premio nobel per l’economia l’avrei dato invece a Vitograzio, un amico che ha avuto in primis la sfortuna di un nome improponibile…ma soprattutto quella di legare i suoi primi stipendi alla Duna ! ! !

Si, proprio la Fiat Duna, sicuramente la più brutta automobile che mente umana abbia ideato: sgraziata, pesante, affatto parca nei consumi…insomma una schifezza.

Vitograzio iniziò la sua attività lavorativa quale venditore in un importante Autosalone di Foggia, con marchi  Fiat: quando ci conoscemmo mi raccontava delle difficoltà nel proporre la Duna a dottori, notai, commessi viaggiatori (come si chiamavano fino agli anni 90). Riceveva solo cortesi rifiuti…e dato che il suo stipendio era al 70% legato alle vendite, all’inizio se la vedeva parecchio male. 

Davanti ai thermos di caffè (in quel periodo non c’erano le macchinette distributrici), i suoi colleghi non facevano altro che lamentarsi della Duna, portando a paragone le Mercedes, le Golf, adirittura le Ferrari: era tutto uno scoppiar di fegati, bile a gogo…e magre buste paga a fine mese.

Beh, ad un certo punto la folgorazione: Vitograzio decise di smetter di perdere tempo con i colleghi criticoni (a molti consigliò addirittura di farsi assumere da Concessionari Mercedes), e di focalizzare i suoi neuroni su quali potevano essere i potenziali acquirenti di Duna. Li trovò, dopo nottate passate su cartine geografiche (non c’era Google Maps) e dati della popolazione dei Comuni (non c’era Wikipedia) negli agricoltori dei paesi del Subappennino Dauno, cui proponeva con successo la Duna al motto “è più comodo del Treruote per andare in campagna”.

Personalmente, a lui assegno la targa di ottimo venditore: conoscenza del prodotto, conoscenza del Cliente, proposta dell’uno (il prodotto) a quell’altro (il Cliente) che effettivamente ne ha bisogno per soddisfare certe sue peculiari necessità.

Con questo modus operandi, Vitograzio ha sempre guadagnato più di me, divertendosi un sacco, tenendo in allenamento i suoi neuroni, e facendo felice il titolare dell’Autosalone per cui lavorava. Oggi, per lui, vendere ottime e performanti automobili a marchio Lancia a dottori, notai, rappresentati (come si dice ora)…è una grandissima pacchia ! ! !



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