Chi,
come me, è appassionato di finanza derivata, avrà sicuramente utilizzato
qualche ora della sua vita per l’analisi dell’equazione ideata dai professoroni
Fisher Black e Myron Schoels (premi Nobel nel 1997, professori al Mit di Boston e
Harvard, mica cotica J).
Qui
sotto uno stralcio del lavoro dei due Professoroni (veramente ce n’era un
terzo…ma questa è un’altra storia):
Che
bella ! ! ! Come abbiamo fatto prima,
senza l’equazione che ci spiega come si muoverà un’opzione al muoversi del
Mercato ! ! ! Saremo tutti ricchi…evviva
! ! !
Seeeeeeee…col cacchio…tutti questi numeri non
sono serviti proprio a nulla, tanto è vero che nel 1998 il Fondo Speculativo
che fondava il suo lavoro sull’equazione, andò
a rotoli, e senza l’intervento della Fed (sempre lei, “Don’t Fight The Fed”
dicono gli amici Yankees), sarebbero finiti a ramengo molti Mercati Finanziari
! ! !
Io il premio nobel per l’economia l’avrei dato invece a Vitograzio, un amico che ha avuto in
primis la sfortuna di un nome improponibile…ma soprattutto quella di legare i
suoi primi stipendi alla Duna ! ! !
Si,
proprio la Fiat Duna , sicuramente la
più brutta automobile che mente umana abbia ideato: sgraziata, pesante, affatto
parca nei consumi…insomma una schifezza.
Vitograzio
iniziò la sua attività lavorativa quale venditore in un importante Autosalone
di Foggia, con marchi Fiat: quando ci
conoscemmo mi raccontava delle difficoltà nel proporre la Duna a dottori, notai,
commessi viaggiatori (come si chiamavano fino agli anni 90). Riceveva solo
cortesi rifiuti…e dato che il suo stipendio era al 70% legato alle vendite,
all’inizio se la vedeva parecchio male.
Davanti
ai thermos di caffè (in quel periodo non c’erano le macchinette distributrici),
i suoi colleghi non facevano altro che lamentarsi della Duna, portando a paragone
le Mercedes, le Golf, adirittura le Ferrari: era tutto uno scoppiar di fegati,
bile a gogo…e magre buste paga a fine mese.
Beh,
ad un certo punto la folgorazione: Vitograzio decise di smetter di perdere
tempo con i colleghi criticoni (a molti consigliò addirittura di farsi assumere
da Concessionari Mercedes), e di focalizzare i suoi neuroni su quali potevano
essere i potenziali acquirenti di Duna. Li trovò, dopo nottate passate su
cartine geografiche (non c’era Google Maps) e dati della popolazione dei Comuni
(non c’era Wikipedia) negli agricoltori dei paesi del Subappennino Dauno, cui
proponeva con successo la Duna
al motto “è più comodo del Treruote per
andare in campagna”.
Personalmente,
a lui assegno la targa di ottimo
venditore: conoscenza del prodotto, conoscenza del Cliente, proposta
dell’uno (il prodotto) a quell’altro (il Cliente) che effettivamente ne ha
bisogno per soddisfare certe sue peculiari necessità.
Con
questo modus operandi, Vitograzio ha sempre guadagnato più di me, divertendosi
un sacco, tenendo in allenamento i suoi neuroni, e facendo felice il titolare
dell’Autosalone per cui lavorava. Oggi, per lui, vendere ottime e performanti automobili
a marchio Lancia a dottori, notai, rappresentati (come si dice ora)…è una
grandissima pacchia ! ! !
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