Cercherò di spiegare le
motivazioni alla base degli eseguiti fatti nel mese di settembre: benché in
ferie, benché con la convinzione di avere le Strategie praticamente chiuse fino alla fine
dell’anno…ho voluto proprio operare, un pò per approfittare della volatilità
assurda, un pò perchè gli strike che ad agosto sembravano irrangiungibili...si stavano avvicinando minacciosamente ! ! !
Nel mese di settembre le
escursioni giornaliere del bastarDax sono state a volte impressionanti, sintomo
delle paure e/o euforie degli operatori/risparmiatori. Dal grafico che allego
sono evidenti le candele giornaliere con “spilloni” molto lunghi (i massimi ed
i minimi). A volte si “conficcano” in supporti (i 5.000 punti), a volte si
“appendono” a resistenze (i 5.700, ad esempio).
Tante sono state le giornate
“nere”, ma come in ogni Bear Market che si rispetti, anche i recuperi, quando sono arrivati, sono parsi impressionanti.
Sotto l’ombrellone era tutto un
sentire: “La Grecia sarà cacciata
dall’Europa!” oppure “L’Italia farà
la fine dell’Argentina!”. Ho anche sentito: “Andremo a vendere porta a porta i BTP italiani e spagnoli ai Cinesi, e
le banche francesi chiuderanno tutte !”.Insomma...queste notizie, che si
succedevano e si accavallavano ad ogni secondo, allora come adesso, si
propagavano in tutto il mondo con velocità mostruosa (caratteristica della
rete), facendo assumere ai mercati la fisionomia di una vorticosa giostra.
Lunedì 05/09, con il mercato che
lasciava i 5.500 punti ed arrivava a perdere più del 4%, sulla scadenza
dicembre,
la WILLY,
compravo butterfly di call e di put, tutti partenti da odax atm (5.400 e 5.500):
il lato call lo potenziavano nelle odax otm (le call 6.600), mentre il lato
put, già protetto in caso di ribasso, vedeva più vendite (le put 5.000) che
acquisti.
Col senno di poi, avrei fatto
meglio a star fermo. Nei giorni successivi, infatti, avveniva un successivo
crollo, e le 90 put 5.000 vendute fino a quel momento facevano scattare
preoccupanti accantonamenti alla Cassa di Compensazione: oltre € 100.000 ! ! !
La cosa più preoccupante,
ovviamente, non era la mancanza di liquidità per gli accantonamenti, quanto la
possibilità di dover ricomprare delle put in caso di ulteriori ribassi sotto i
5.000 punti.
Lunedì 12/09, allora, ho eseguito
un’operazione di “spostamento” di buona parte delle put in pericolo sulle più lontane
put 4.400, finanziandomi in parte con operazioni su call, che potevo vendere
senza marginare poiché coperto dagli acquisti effettuati in precedenza: dopo
l’operazione, i margini scendevano ad € 70.000 circa.
IL giorno successivo, allora, ho eseguito
un’operazione che gli opzionisti più “tecnici” di certo non approverebbero: comprare
delle opzioni con scadenza vicina per bloccare la marginazione dovuta sulla
vendita di opzioni lontane (mi pare la strategia si chiami “Reverse Calendar”).
E’ nata quindi
la
Strategia TAPPI, con scadenza ottobre, che grazie ad
una spesa non eccessiva mi “blocca” i problemi in caso di ribassi, tant’è vero
che mi vengono restituiti la metà dei Margini accantonati.
Alla base delle operazioni avevo
queste idee:
- Potevo vendere le put 5.000, ma costavano tanto,
vista la loro vita residua: meglio comprare allora delle odax più con
scadenza più vicina, per spendere di meno.
- Sento sempre sostenere che si “compra lontano/vende vicino”, soprattutto in caso di
volatilità sopra la media...ma...ma…con il mercato così volatile, è più
semplice che si vedano +5% o -5%, e quindi avrei potuto addirittura centrare
lo “strike” anche ad ottobre, con un mese di tempo, senza chiamate a
margine.
- Se il mercato fosse rimasto fermo intorno a quei
valori, comunque, la WILLY mi
avrebbe dato a Natale un bel gain...scalfito soltanto in parte dagli
acquisti con scadenza ottobre...L’importante, per me, era non aver
problemi sui ribassi (soprattutto perché in quel momento pensavo al mare,
non certo al Dax ! ! !).
Alla vigilia delle 3 STREGHEarriva il candelone tanto agognato: le Banche Centrali si accordano per
immettere liquidità nel Sistema Finanziario (paroloni...in pratica regaleranno
aggratisse soldi alle Banche, le cui valutazioni sono state massacrate) ...e
questo trascina le borse più tartassate verso un corposo recupero.
La Cassa di Compensazione mi
restituisce, in pratica, tutti i margini. Allontanandomi dalla zona “pericolo”
(intorno ai 5.000 punti), la TAPPI OTTOBRE non mi
serviva più, per cui ho chiuso il lato call vendendo otm, ed il lato put
acquistando un ratio-spread atm. Per star ancora più tranquillo, sposto sulla scadenza
dicembre parte delle put 4.400 su put 4.000, che apparivano lontanissime,
allontanando di 1.000 punti la “red-zone”.
L’operazione
eseguita il 21settembre è un semplice acquisto di
straddle:
ho comprato call e put allo stesso strike battuto dal Mercato in quel
momento (5.500 punti).
Anche le motivazioni che stanno
alla base degli
eseguiti del 27 sono semplici: con il gran rialzo, chiudevo
definitivamente
la TAPPI OTTOBRE, e sulla scadenza dicembre,
la WILLY, ho venduto delle call e
comprato delle put sotto forma di butterfly otm.
Ricapitolando, questi i movimenti
sul c/trading, nel mese di settembre, con l’evidenza di quanto mi resta sul
c/trading, e di quanto accantono nel c/margini:
Ricapitolo anche la situazione di tutte le Strategie:
1. Ottobre (spesi € 10.000):
2. Dicembre 2011 (incassati € 4.000):
3. Giugno 2012 (spesi € 40.000):
4. Dicembre 2012 (spesi € 12.000):
Da domani, sicuramente nuova volatilità...spero sempre che i 5.000 reggano ! ! !